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<title>Cessate il fuoco in Siria firmato da jihadisti tranne al–Qa’ida e Daesh [Rete Voltaire]</title>
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' class="titre_serif_1">Cessate il fuoco in Siria firmato da jihadisti tranne al–Qa’ida e Daesh</span><br>
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">
Rete Voltaire
| 30 dicembre 2016
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<p>Un cessate il fuoco è stato stipulato in Siria, ha annunciato il presidente russo Vladimir Putin, alla presenza dei suoi ministri degli Esteri e della Difesa [<a href='#nb1' class='spip_note' rel='footnote' title='« Владимир Путин объявил о прекращении огня в Сирии широко распространенной », Сеть (...)' id='nh1'>1</a>]. La Russia e la Turchia se ne sono fatti garanti.</p>
<p>La Repubblica islamica dell’Iran, che pure ha partecipato allo sviluppo dell’accordo, si tiene discretamente in disparte.</p>
<p>Tre documenti sono stati firmati dalla Repubblica araba siriana e sette gruppi ribelli, che rappresentano oltre 60mila jihadisti:
<br /><img src="http://www.voltairenet.org/local/cache-vignettes/L9xH11/puce-cebf5.gif" width='9' height='11' class='puce' alt="-" style='height:11px;width:9px;' /> 1. Faylaq al-Sham (4mila combattenti)
<br /><img src="http://www.voltairenet.org/local/cache-vignettes/L9xH11/puce-cebf5.gif" width='9' height='11' class='puce' alt="-" style='height:11px;width:9px;' /> 2. Ahrar al-Sham (16mila combattenti)
<br /><img src="http://www.voltairenet.org/local/cache-vignettes/L9xH11/puce-cebf5.gif" width='9' height='11' class='puce' alt="-" style='height:11px;width:9px;' /> 3. Jaysh al-Islam (12mila combattenti)
<br /><img src="http://www.voltairenet.org/local/cache-vignettes/L9xH11/puce-cebf5.gif" width='9' height='11' class='puce' alt="-" style='height:11px;width:9px;' /> 4. Suvar agi-Sham (12mila combattenti)
<br /><img src="http://www.voltairenet.org/local/cache-vignettes/L9xH11/puce-cebf5.gif" width='9' height='11' class='puce' alt="-" style='height:11px;width:9px;' /> 5. Jaysh al-Mujahidin (8mila combattenti)
<br /><img src="http://www.voltairenet.org/local/cache-vignettes/L9xH11/puce-cebf5.gif" width='9' height='11' class='puce' alt="-" style='height:11px;width:9px;' /> 6. Jaysh Idlib (6mila combattenti)
<br /><img src="http://www.voltairenet.org/local/cache-vignettes/L9xH11/puce-cebf5.gif" width='9' height='11' class='puce' alt="-" style='height:11px;width:9px;' /> 7. Jabhat al-Shamiyah (3mila combattenti)</p>
<p><img src="http://www.voltairenet.org/local/cache-vignettes/L9xH11/puce-cebf5.gif" width='9' height='11' class='puce' alt="-" style='height:11px;width:9px;' /> Il primo prevede un cessate il fuoco (ad esclusione di al-Qa’ida e Daesh) su tutto il territorio a partire da questa sera, giovedì 29 Dicembre 2016, a mezzanotte ora locale.
<br /><img src="http://www.voltairenet.org/local/cache-vignettes/L9xH11/puce-cebf5.gif" width='9' height='11' class='puce' alt="-" style='height:11px;width:9px;' /> Il secondo specifica le misure miranti a far rispettare la tregua e al dispiegamento delle forze russe.
<br /><img src="http://www.voltairenet.org/local/cache-vignettes/L9xH11/puce-cebf5.gif" width='9' height='11' class='puce' alt="-" style='height:11px;width:9px;' /> Il terzo definisce le condizioni per i negoziati di pace che si terranno ad Astana (Kazakistan). L’Iran e l’Egitto saranno associati a questi negoziati e gli Stati Uniti vi si potranno unire una volta che il presidente eletto Donald Trump entrerà in carica (vale a dire dopo il 20 gennaio 2017).</p>
<p>L’accordo spezza l’unità dei jihadisti in due gruppi : da un lato quelli che perseguono gli obiettivi della NATO e che si son rifiutati di firmarlo, dall’altra quelli che hanno accettato di abbassare le armi.</p>
<p>Nello sponsorizzare questo accordo con la Repubblica islamica dell’Iran, la Turchia - membro della NATO - ha rinunciato alla sua ambizione di diventare il leader del mondo sunnita e si è allontanata dagli Stati Uniti.</p>
<p>La Coalizione nazionale delle forze di opposizione e della rivoluzione ha annunciato il suo sostegno a quest’accordo.</p>
<p>All’inizio di questo mese, il Qatar si è ritirato dalla guerra contro la Siria. È entrato nel capitale della Rosneft, la più grande azienda al mondo, e ha legato la sua politica energetica a quella della Russia.</p>
<p>Questo accordo è stato discusso per due mesi. Le parti che vi si oppongono - particolarmente Israele e il Regno Unito - hanno cercato di farlo fallire assassinando l’ambasciatore russo ad Ankara e poi bombardando il 28 dicembre e il 29 dicembre l’ambasciata russa a Damasco.</p>
<p>Gli Stati Uniti, la Francia e il Regno Unito non partecipano a questo cessate il fuoco. Washington è stata accusata dal Presidente Erdoğan di continuare a sostenere Al-Qa’ida e Daesh, cosa che l’ambasciata USA ad Ankara ha negato. Tuttavia, il presidente in carica Barack Obama ha firmato, il 23 dicembre, la legge e fiscale della Difesa che autorizza la fornitura di armi all’«opposizione» (sic) in Siria.</p>
<p>L’Arabia Saudita, che non ha commentato l’accordo, ha annunciato l’assistenza ai rifugiati siriani. Il regno dovrebbe distribuire aiuti umanitari esclusivamente dalle moschee che ha installato nei campi profughi.</p>
<p>Il presidente Putin ha dato ordine al suo ministro della Difesa di ridurre la presenza militare russa in Siria. Tuttavia, la Russia continuerà la sua azione contro il terrorismo (al-Qa’ida e Daesh).</p>
<p>La guerra contro la Siria è costata la vita ad almeno 300.000 siriani. È stata pianificata dagli Stati Uniti e dai loro partner della NATO, e finanziata dalle monarchie del Golfo.</p>
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">Traduzione <br>
<a href="http://www.voltairenet.org/auteur125506.html?lang=it">Matzu Yagi</a><br>
</p>
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<p>[<a href='#nh1' id='nb1' class='spip_note' title='Note 1' rev='footnote'>1</a>] « <a href="article194753.html">Владимир Путин объявил о прекращении огня в Сирии широко распространенной</a> », <i>Сеть Вольтер</i>, 29 декабря 2016. “<a href="article194754.html">Vladimir Putin announces ceasefire in Syria</a>”, <i>Voltaire Network</i>, 29 December 2016.</p>
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">Reclami</a>
<br> <br>
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